Quale futuro ?

 

Il nostro scopo è quello di disegnare una Sardegna migliore, con l'obiettivo finale di farne uno Stato Indipendente e moderno, nel pieno rispetto dei principi democratici dell'autoderminazione dei popoli e secondo quel modello politico,  amministrativo e sociale che la Svizzera applica da secoli e che le ha consentito di essere oggi il modello di efficienza e di eccellenza che l'intera comunità internazionale riconosce.

Questa Sardegna sarà così pronta ad aderire al patto confederato che lega i Cantoni della Confederazione Svizzera, entrando a far parte di quella comunità che rappresenta pienamente lo spirito di regionalismo e d’identità locale che non vuole cedere alla pressione centralistica dell’Unione Europea.

Questo processo si potrà sviluppare realisticamente in un tempo non breve, che abbraccerà diversi anni, ma nel frattempo, passando attraverso passi intermedi, potrà comunque garantire alla Sardegna e ai Sardi una effettiva crescita sociale, culturale ed economica grazie allo sviluppo del sodalizio con la Svizzera.

 



L'utilizzo coerente e la valorizzazione delle risorse territoriali, umane e strutturali della Sardegna, grazie alla riconosciuta eccellenza Svizzera, potrebbero fare della nostra Isola un punto di riferimento in Europa in diversi settori strategici.

  • LA FORMAZIONE TURISTICO-ALBERGHIERA D'ECCELLENZA

Svizzera è leader nel campo, con le Scuole manageriali che occupano i primi tre posti nelle classifiche mondiali. La Sardegna è la meta ideale nella quale esportare questa esperienza che diventerebbe una risorsa fondamentale, rappresentando un volano per l'intero settore turistico.

  • LA RICERCA SCIENTIFICA

Secondo l'-EU Industrial R&D Investment Scoreboard-, la Svizzera con due aziende, Roche e Novartis, al quinto e sesto posto assoluti e ben 62 tra le prime 2500, con un investimento totale in Ricerca&Sviluppo di oltre 23 miliardi di euro, è un punto di riferimento mondiale nella ricerca scientifica. La Sardegna può porsi come una delle basi nelle quali sviluppare questo settore.



  • L'AGRICOLTURA DI QUALITÀ

Come previsto dalla sua stessa Costituzione, la Svizzera promuove l’agricoltura, che attraverso una produzione ecologicamente sostenibile e orientata verso il mercato, che possa  tanto a garantire l’approvvigionamento della popolazione quanto la salvaguardia le basi vitali naturali e il paesaggio rurale; oltre a  un’occupazione decentrata su tutto il territorio. Secondo questo principio la Svizzera destina ogni anno oltre 3 miliardi di franchi svizzeri all'agricoltura.

Con il suo clima e con una corretta pianificazione la Sardegna potrebbe diventare la California della Confederazione Elvetica. 

  • L'ECONOMIA DEL MARE

La piccolissima repubblica di Malta, a poche centinaia di miglia dalla Sardegna, sviluppa un traffico container quattro volte superiore a quello della Sardegna, oltre a disporre di una delle più grandi flotte mercantile e da diporto del mondo (la 7° per tonnellaggio). E dato che ha sede in Svizzera, solo per citarne una la seconda compagnia mercantile al mondo, la Mediterranean Shipping Company con 445 navi portacontainer, la Sardegna in virtù della sua posizione centrale nel Mediterraneo e delle sue infrastrutture portuali sottoutilizzate potrebbe affermarsi come un'importante base logistica e sede della marineria elvetica.



  • IL RIPOPOLAMENTO DEI PAESI DELLA SARDEGNA

La Svizzera ha un territorio che non raggiunge il doppio di quello della Sardegna, senza contare poi la parte di questo, non sfruttabile perché costituita da alte montagne, laghi e foreste secolari, e oltre 8 milioni di abitanti. Il suo clima tipicamente continentale non è lontanamente paragonabile con quello della Sardegna. È facile comprendere come per gli svizzeri, in particolare per i pensionati, poter trascorrere periodi più o meno lunghi dell'anno al sole della Sardegna, con costi enormemente inferiori a quelli della madre patria sarebbe un'opportunità irrinunciabile. Si tratterebbe di una forma di turismo alternativo, consolidato e fuori dalle logiche stagionali. 

LA DELOCALIZZAZIONE PRODUTTIVA

La Svizzera ha dovuto far fronte alle sue carenze di personale qualificato richiesto dalla propria industria manifatturiera aumentando notevolmente la sua popolazione per vie esterne.

Oggi il 25 per cento dei residenti sono stranieri e decine di migliaia di frontalieri arrivano ogni giorno a lavorare in Svizzera dai paesi confinanti. La Sardegna e la sua rete produttiva, se opportunamente strutturate e valorizzate potrebbero rappresentare un'importante risorsa per il Made in Swiss. 



  • LA RISPOSTA ALL'ABBANDONO SCOLASTICO

La Sardegna è ai primi posti in Europa per il numero di giovani che non terminano i propri studi. Un risultato che è frutto sia della mancanza di prospettive lavorative che di un sistema scolastico superato. Il sistema formativo superiore svizzero, la cosiddetta “istruzione duale” che prevede un tirocinio in azienda parallelo allo studio in una scuola professionale, si è dimostrato vincente e preso ad esempio da molte altre nazioni del mondo e potrebbe certamente rappresentare una strada per dare un futuro diverso ai giovani sardi.