
Qualche mese fa il sindaco di Bitti, in provincia di Nuoro, Giuseppe Ciccolini, ha lanciato la sua proposta per combattere lo spopolamento della Sardegna: una legge quadro regionale che, attraverso sgravi e agevolazioni fiscali, dovrebbe incentivare i pensionati del nord Europa a trasferirsi in Sardegna, magari proprio in quelle zone dell'interno dell'Isola che più di tutte stanno subendo da decenni un drammatico crollo demografico.
La ricetta del sindaco Ciccolini ha riscosso un consenso bipartisan tra le forze politiche e, soprattutto da parte del governo regionale. Ma, nello stesso tempo ha suscitato molte polemiche nell'opinione pubblica e decise critiche da parte di tanti che l'hanno considerata come l'ennesima idea demagogica, campata per aria e priva di alcuna concreta possibilità di successo.
Noi Sardi, nell'analizzare i nostri problemi e le possibili soluzioni, abbiamo la capacità di schierarci, quasi sempre, gli uni contro gli altri, oltre a quella di non essere in grado, di osservarci con obiettività, esaltandoci o svilendoci a seconda delle circostanze. Questo tipico approccio rende difficile, quando non impossibile, il successo di qualsiasi iniziativa strutturale.
Per comprendere come dall'esterno valutano invece questa idea, come realmente vedono la Sardegna e i Sardi, quali i nostri pregi e quali i nostri difetti per chi ci guarda da fuori, abbiamo pensato di chiedere l'opinione di una coppia di amici svizzeri che hanno scelto la Sardegna per farne la loro casa per diversi mesi all'anno nella loro nuova vita di (giovani) pensionati.
Quello che segue è il pensiero, veramente interessante, appassionato, e per molti versi illuminante, di Silvio e Dominique, che dopo una vita professionale come docenti universitari nella Svizzera Romanda, una volta raggiunta la pensione, hanno scelto la Sardegna.
Un prezioso contributo da leggere e sul quale riflettere, mettendo da parte le nostre "certezze" di Sardi !!!
E per avere un'ulteriore conferma che la Sardegna, come Canton Marittimo della Confederazione Svizzera sarebbe un autentico paradiso ....
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Il quotidiano "il Giorno" del 29 agosto 2017 pubblicava un articolo con titolo :
"Gli over 65 elvetici sono attirati dal Bel Paese "Minor costo della vita, l'Italia diventa il paradiso dei pensionati svizzeri".
Lo riproduciamo parzialmente :
"A qualcuno farà piacere sapere che la tanto vituperata Italia sta diventando il paradiso dei pensionati svizzeri, in particolare i ticinesi che dopo una vita di lavoro decidono di godersi la meritata pensione nel Bel Paese. I vantaggi sono molteplici: anzitutto la lingua, poi il clima, la qualità e soprattutto il costo della vita. …. Nel 2011 i pensionati in fuga dal Canton Ticino secondo il resoconto dell’Avs, l’Istituto Assicurazioni Sociali Canton Ticino che versa loro la pensione, erano 67, più che raddoppiati appena quattro anni dopo, nel 2015, toccando quota 164. Certo i numeri in valore assoluto sono ancora poco significativi, nulla rispetto agli oltre 90mila italiani che solo l’anno scorso hanno staccato un biglietto di sola andata alla volta dei paradisi fiscali di Spagna e Portogallo, ma la tendenza continua a essere significativa come l’assegno che ogni anno devono staccare le assicurazioni: oltre 123 milioni di franchi, ovvero più di 107 milioni di euro…. Un derby della terza età che ci vede ancora una volta fare a pugni con la Spagna, che però è anche una meta dei pensionati nostrani. Certo una cosa che gli svizzeri non invidiano dell’Italia sono le tasse, a casa loro le persone fisiche subiscono una pressione che non va oltre il 20%, mentre l’Iva è all’8% e scende al 2,5% sui beni di largo consumo. Ma, come si diceva prima, il costo della vita è molto elevato, anche perché gli svizzeri nove volte su dieci non sono proprietari di casa e quindi si trovano a dover spendere migliaia di franchi solo per l’affitto. Meglio allora fare le valigie e scappare in Italia …"
Noi in Italia - in Sardegna per precisare - non siamo (ancora) "scappati" definitivamente ma dal 2011 veniamo regolarmente per tre o quattro mesi all'anno.
Noi chi ? Mia moglie Dominique, svizzera romanda di Losanna, giovane pensionata che parla perfettamente l'italiano avendo vissuto in Lucania- Basilicata per un anno e avendo pure tradotto in francese alcune canzoni di Eduardo Bennato. Io, Silvio, di origini ticinesi e dunque di madrelingua italiana, residente a Losanna dagli anni '80, in pensione dal 2010.
Dove ? Si é optato per l'acquisto di una piccola casa nella zona della Planargia - Montiferru, nucleo di Cuglieri a una quindicina di chilometri della magnifica Bosa. Si tratta di una tipica casa del posto a più piani con ripide scale che probabilmente malediremo quando avremo più di 90 anni. Ma tutte le vecchie case del paese sono così con molto spesso la cucina all'ultimo piano, il bagno al pian terreno e le camere da letto a mezza strada. Eppure la gente vive cent'anni senza troppi problemi, anzi, penso che siano proprio le scale a mantenere "in forma" le vecchiette e i vecchietti del paese costretti al movimento e non inchiodati davanti al televisore dalla mattina alla sera.
Perché la Sardegna? Da bravi Svizzeri, all'inizio si pensava alla Liguria che si trova a pochi chilometri da casa nostra, con il suo mare, il suo magnifico entroterra e i vini famosi. Poi, dopo aver passato diversi giorni su internet, si è pensato alla Sardegna che ha pure il mare, uno splendido entroterra e dei vini meravigliosi.
Ma a una Sardegna non necessariamente troppo turistica. Abbiamo dunque subito scartato le varie Coste Smeralde, Villasimius, Costa Rei per portare la nostra attenzione al versante occidentale dell'isola ai villaggi discosti dal mare (ma non troppo), con dei servizi a disposizione (ma non troppi) e con una certa animazione (ma non troppa) anche al di fuori dei periodi turistici. I diversi paesi della Planargia e del Montiferru: Cuglieri, Scano di Montiferru, Sennariolo, Santulussurgiu, Sagama, Tinnura, Tresnuraghes, … presentavano quasi tutti questi requisiti, possedevano decine e decine di case in vendita più o meno in buono stato più o meno a prezzi stracciati. Paesi con una popolazione che invecchia, paesi che si spopolano ... come quelli del centro dell'isola e tanti altri in Sardegna.
La proporzione di case in vendita rappresenta un indicatore importante della situazione socio-demografica ed economica di questi paesi. Tu vai a spasso nei vecchi nuclei (Bosa compresa) e ti spaventi. Case in vendita dappertutto e molte in cattivo stato. Abbiamo avuto l'occasione di visitarne parecchie a Cuglieri, Scano, Tresnuraghes accompagnati dai figli o dai nipoti dei genitori o degli zii deceduti e ti viene il mal di pancia, una desolazione. Ti ritrovi ancora i piatti sul tavolo della cucina, il lavoro all'uncinetto lasciato a metà, i ritratti dei famigliari sui muri e gli scarponi del vecchio pastore ancora infangati all'entrata … anche se la casa ti piace ed il prezzo é conveniente, non hai il coraggio di decidere perché hai l'impressione di usurpare e di violare il domicilio altrui.
Il "guaio" é che i sardi sono tutti proprietari sopratutto nelle zone rurali. A Cuglieri non é raro che una famiglia possiede due, tre o più case ereditate dai famigliari del marito e della moglie o da vecchie zie decedute da tempo. Come pure case vuote e abbandonate da emigranti che si sono stabiliti definitivamente nel Nord dell'Italia, in Germania, Svizzera o nel Belgio e che non hanno più la famiglia sul posto. Case in cattivo stato che, oltre a sottolineare il degrado sociale, demografico ed economico contribuiscono al deterioramento architettonico e urbano del villaggio.
Perché la Sardegna ? (bis). L'articolo de "il Giorno" enumera una serie di vantaggi che i pensionati svizzeri hanno nel venire a stabilirsi in Italia, primo fra tutti il costo della vita ma pure la lingua, il clima, la qualità della vita. Quest'ultimo vantaggio o criterio é, a mio modo di vedere il più significativo per la Sardegna. La cordialità e la disponibilità degli abitanti e sopratutto il loro senso di ospitalità fanno parte integrante di questa qualità della vita che è ben più importante di qualsiasi altro vantaggio materiale. Questa è la nostra esperienza, a Cuglieri e altrove in Sardegna. Le relazioni umane con la gente, in particolare con le persone anziane sono cordiali e molto calorose; dal primo anno della nostra permanenza ci siamo fatti molti amici e ci si invita a vicenda per un caffè o un bicchiere di vino ma anche alla comunione del figlio dei vicini, a vedere gli asinelli appena nati, alle tante manifestazioni che caratterizzano il paese come le processioni pasquali e le feste dedicate agli innumerevoli santi. La nascita del nostro nipotino in Svizzera ha provocato un'immediata reazione da parte dei nostri amici sardi. Chi ci ha mandato un bigliettino di auguri, chi un bavaglino o una copertina ricamata a mano. Tutti vogliono vederlo, toccarlo, coccolarlo e aspettano impazienti la nostra venuta …
È anche questa la Sardegna, un grandissimo amore per i bambini.
Delle volte, a malincuore si deve declinare un invito perché troppo sollecitati ed allora bisogna fare attenzione a non deludere troppo l'ospite ... Durante il periodo della vendemmia si ha anche imparato ad evitare certe cantine per non dover rincasare completamente sbronzi … ma anche questo é lo "charme" della vita in Sardegna.
Abituati come siamo in Svizzera a certi rapporti di vicinato un po troppo formali, la nostra venuta in Sardegna equivale a una boccata d'aria salutare.
L' aspetto immateriale della qualità della vita; questo é dunque a parer nostro la ragione principale per stabilirsi in Sardegna o almeno per passare diversi mesi all'anno sull'isola. È chiaro che questo aspetto è completamente soggettivo, l'aspetto immateriale della qualità della vita varia da persona a persona, importante per alcuni, meno per altri.
Pertanto, gli aspetti materiali non sono da trascurare. È evidente che il costo della vita è molto vantaggioso per rapporto ai paesi del Nord, alla Svizzera in particolare. L' unico neo é l'aspetto fiscale, come diceva il giornalista de "il Giorno" la fiscalità svizzera è più vantaggiosa di quella italiana, ma essa varia da cantone a cantone dato che questi (con i comuni che hanno pure una fiscalità propria) sono sovrani anche in materia fiscale.
Durante la nostra esperienza sarda abbiamo evidentemente riscontrato anche degli aspetti negativi. Primo fra tutti le relazioni con le istituzioni che lasciano molto a desiderare, in modo particolare le lungaggini burocratiche per ottenere un qualsiasi documento. La burocrazia galoppante, male intrinseco dell'Italia, é evidentemente presente anche in Sardegna affiancata da una certa incuria dei funzionari. Non é da fare di tutta l'erba un fascio ma questo aspetto scoraggia sovente i potenziali acquirenti d'immobili confrontati come sono a molte disfunzioni e complicazioni burocratiche.
Che fare? Una delle soluzioni è quella suggerita dal sindaco di Bitti che ha elaborato un disegno di legge finalizzato al ripopolamento del centro dell'isola tramite la venuta di pensionati di altri paesi europei. Oltre che a combattere lo spopolamento di queste zone, la proposta di legge potrebbe contribuire a riutilizzare le numerose abitazioni abbandonate disseminate in buona parte dell'isola. L' arrivo di questi pensionati permetterebbe inoltre di rilanciare l'economia delle zone depresse (commercio, settore del turismo, attività ricreative) e di alimentare le casse degli enti pubblici con dei nuovi introiti fiscali. Perché non permettere il ritorno sull'isola degli emigrati sardi oramai in pensione con degli aiuti finanziari per ristrutturare le abitazioni famigliari ed eventualmente con delle agevolazioni fiscali ? A Cuglieri assistiamo tutti gli anni all'arrivo di queste persone che si trattengono durante l'estate per ritrovare i famigliari e partecipare alle numerose manifestazioni estive. Ma la loro residenza resta altrove, nel Nord Italia o all'estero. Oltre che l'abitazione di famiglia, quasi tutti posseggono un terreno, un vigneto o un oliveto da accudire.
Sarebbe ben più gratificante tornare al paese e coltivare un pezzo di terra che restare confinato in un palazzone della periferia di Milano o di Zurigo ad aspettare l'estate per tornare sul posto.
Un nostro amico di Scano che ha lavorato parecchi anni nel cantone Ticino ha optato per questa soluzione, produce un vino squisito e a creato un nuovo oliveto. Ha inoltre riallacciato delle amicizie preziose e ritrovato dei membri della sua famiglia che non vedeva da anni. Sempre a Cuglieri, da diversi anni, si assiste alla venuta di cittadini francesi cha acquistano immobili e questo grazie all'iniziativa di una donna architetto, francese pure lei, che ha ristrutturato decine di case del centro storico. Si contano attualmente una trentina d'immobili ristrutturati e abitati temporaneamente da cittadini francesi.
Ecco dunque la nostra esperienza di (giovani) pensionati in Sardegna. Una bella esperienza, ricca e gratificante. Siamo ottimisti; la qualità della vita, i paesaggi stupendi e la simpatia della popolazione dell'isola permetteranno un'evoluzione positiva sopratutto per quelle zone poco turistiche che hanno saputo conservare una certa autenticità. Da parecchi anni si assiste infatti a un interesse crescente dei visitatori per queste realtà a detrimento della spiagge affollate e del consumismo ad oltranza.
di Silvio Guindani
Pully - Canton Vaud - Svizzera
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Marilena Biddau (lunedì, 22 gennaio 2018 10:02)
Gentili Signori Guindani,
ho letto la vostra lettera e l'ho trovata molto bella. Condivisibili tutte le osservazioni fatte.
Siete fortunati a vivere nel Cantone di Vaud, bellissimo come d'altronde tutti gli altri Cantoni, e forse, la soluzione che avete adottato, quella di vivere un pò qui un pò là, è la più giusta perchè consente di poter godere di tutte le specificità, le vostre montagne e i laghi, da una parte, e il mare e le campagne mediterranee dall'altra.
Possiamo essere amici? Mi farebbe molto piacere. Io abito a Cagliari.
Ciao
Giuseppe (lunedì, 22 gennaio 2018 14:55)
Sono commosso nel leggere delle così belle parole nei confronti della nostra bella isoletta. Un abbraccio e grazie di cuore!
Giovanni (mercoledì, 24 gennaio 2018 23:01)
Penso che la regione dovrebbe investire, come consigliano gli amici svizzeri, sull'idea del sindaco di Bitti, sfruttando la fama che la Sardegna ha conquistato nel mondo come isola dei centenari.
Francesca (giovedì, 25 gennaio 2018 23:58)
Bellissima, condivido, il clima, la bellezza del suo mare, il buon cibo senza trascurare il vino, i paesaggi, e sopratutto la cordialità dei sardi, la rendono unica e una delle isole più belle al mondo, benvenuti in Sardegna
Francesca
Silvio (giovedì, 19 luglio 2018 12:59)
Cara Marilena
Vedo solo ora il suo gentile commento al mio articoletto. Spiacente
Chiaro che possiamo essere amici. Noi saremo a Cuglieri le prime tre settimane di ottobre.
Facci una telefonata che magari possiamo incontrarci da una qualche parte sull'isola
In nostro numero : 334 755 2953
A presto
Silvio e Dominique
e (lunedì, 05 novembre 2018 09:44)
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e (lunedì, 05 novembre 2018 09:44)
http://testasp.vulnweb.com/t/xss.html?%00.jpg
e (lunedì, 05 novembre 2018 09:45)
add
e (lunedì, 05 novembre 2018 09:46)
http://hitq7ZJilgg17.bxss.me/
e (lunedì, 05 novembre 2018 09:47)
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e (lunedì, 05 novembre 2018 09:49)
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e (lunedì, 05 novembre 2018 09:51)
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e (lunedì, 05 novembre 2018 09:51)
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