L'Illuminazione

 

Sono gli uomini migliori, con il loro lavoro e con il loro senso di appartenenza la risorsa più preziosa  per le aziende, come lo possono essere da cittadini  per la propria comunità.

 

Me l'ha ricordato Andrea, tecnico dell'Enel


Ieri sono stato illuminato, in senso letterale e anche in senso figurato, da un tecnico dell'Enel (oggi E-Distribuzione) di nome Andrea.

 

Cos' è successo?

L' altra notte a casa mia è mancata la corrente, facendoci piombare nel buio, rischiarato solo dagli schermi di smartphone e tablet, quel tanto da tenerci legati all'era digitale.

 

Chiunque di noi ha avuto a che fare, prima o poi, con Enel, una di quelle società carrozzone come per esempio anche Telecom, Eni, o in Sardegna Abbanoa, legate a un passato protetto da un monopolio pubblico che ne copriva le cattive gestioni e le inefficienze.

 

Ancora oggi, che quelle società sono diventate in parte o totalmente private, siamo abituati a scontrarci con centralini "digita 1 per ..., digita 2 per... digita il codice cliente, etc. etc.", con impiegati spesso poco inclini ad ascoltare e a cercare di capire, tantomeno a risolvere i problemi degli utenti.

Con bollette o fatture incomprensibili, piene di voci di costo che sembrano balzelli ingiustificati.

 

Aziende così elefantiache e inefficienti che rappresentano lo specchio dell'Italia stessa, messa in ginocchio da una burocrazia piena di inutili orpelli, di troppi dirigenti e funzionari, spesso andati avanti a suon di raccomandazioni, incapaci di percorrere la strada della produttività e del servizio al cliente (o al cittadino, nel caso dell'Italia).

 

Dicevo, l'altra notte a casa mia è andata via la luce, proprio nel momento in cui Renzi raccontava la "sua" Italia di successo, ospite dalla Gruber.

 

La consueta sequenza di istruzioni computerizzate del classico numero verde 800..... che mi lasciavano poche speranze di successo, mi separava dalla riparazione del guasto e dal ritorno alla modernità elettronica.

Infatti la corrente non tornava e andavo a letto con le candele....

 

La mattina dopo, con l'ultimo 3% di batteria dello smartphone residuo, ritentavo la fortuna di azzeccare la corretta sequenza di numeri da digitare.

 

E la fortuna mi sorrideva perché  Andrea, con il suo furgoncino e il suo caschetto bianco, arrivava sotto casa pochi minuti dopo: erano le 6.30 del mattino.

 

Iniziava, poco dopo l'alba, la sua lunghissima giornata lavorativa.

La riparazione del guasto non era una cosa così semplice e richiedeva l'intervento di altri uomini e mezzi che dovevano scavare autentiche trincee lungo la strada.

Nel frattempo Andrea portava a casa mia un allaccio volante, e l'elettricità tornava.

Gli scavi continuavano per tutta la giornata  e con la sera arrivava il buio, non a casa dove il cavo provvisorio svolgeva il suo compito.

 

Andrea aveva promesso "in giornata sistemiamo tutto".

 

Ma ormai erano quasi le 20 e non era più immaginabile che gli operai lavorassero ancora.

 

Invece, alle 21.30,  Andrea tornava a casa nostra, per staccare il cavo volante e ricollegare la linea principale. Ancora mezz'ora di buio per ripristinare la linea, e alle 22.00, Andrea, e i suoi colleghi,  erano pronti: contatto, e il problema era risolto.

 

Erano passate quasi 16 ore da quando Andrea aveva preso servizio, 16 ore nelle quali aveva sempre risposto con cortesia e competenza, nelle quali aveva  "sopportato"  noi che gli stavamo addosso come i pensionati che vigilano sui lavori in corso.

 

Gli ho chiesto "ma lei quante ora lavora ?!?!? ", la sua risposta disarmante, quasi lo slogan di una pubblicità se non corrispondesse anche alla realtà, "sino a quando non risolviamo, non ci fermiamo. "

 

Ecco, Andrea mi ha illuminato nel senso letterale del termine, ma anche nel senso figurato, perché lui, che uso come simbolo, ma anche i suoi colleghi che con lui  hanno lavorato, hanno dimostrato che sono gli uomini che fanno le aziende, come sono gli uomini che possono fare una comunità e persino una nazione.

 

Per l'Enel, come per l'Italia o per la Sardegna,  non sono solo  i top manager e i dirigenti, non i ministri e i politici, da dietro le scrivanie nei loro uffici confortevoli, ma sono i migliori lavoratori e i migliori cittadini che stanno sulle strade, che fanno i lavori manuali come quelli più specialistici, con impegno e dedizione, fermandosi solo quando hanno risolto i problemi, che possono cambiare effettivamente lo stato delle cose.

 

Il senso del dovere del tecnico Enel, Andrea, è quello delle migliaia di lavoratori Sardi che proprio per questo sono apprezzati in giro per il mondo.

 

La loro tenacia e la loro caparbietà  possono costruire una comunità migliore se solo li si impegna in maniera corretta verso un obiettivo chiaro e preciso.

 

Grazie Andrea che mi hai ridato la luce !!!

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