La California svizzera nel Mediterraneo

 

 

"Agricoltura e ambiente sono strettamente correlati. Da un lato l'agricoltura utilizza in maniera mirata le basi vitali naturali per la produzione di derrate alimentari, dall'altro, con le sue attività incide sui processi naturali e influenza l'ambiente".


In questi giorni si è parlato molto anche  nello stesso gruppo Facebook del Canton Marittimo del recupero dell'antica tradizione cerealicola sarda, e dell'agricoltura più in generale, come di una possibile chiave per lo sviluppo futuro e sostenibile della Sardegna. 

 

Da tempo sosteniamo che la partnership con la Svizzera potrebbe aprire nuovi importanti scenari in questo settore, vista  la grande attenzione elvetica verso la terra, verso l'agricoltura sostenibile e verso la produzione bio, attenzione sancita dalla stessa Costituzione Federale che prevede testualmente: “La Confederazione provvede affinché l’agricoltura, tramite una produzione ecologicamente sostenibile e orientata verso il mercato, contribuisca efficacemente a garantire l’approvvigionamento della popolazione; a salvaguardare le basi vitali naturali e il paesaggio rurale; a garantire un’occupazione decentrata del territorio”.

 

E considerando poi il nostro clima mediterraneo, complementare per molti versi a quello continentale elvetico e sopratutto la grande disponibilità di terre coltivabili nell'Isola, 11.500 kmq di territorio agricolo coltivato solo per un terzo (per il resto incolto o utilizzato per il pascolo brado), a fronte di quello ormai saturo della Svizzera, appare più che evidente che come è stato anche scritto da uno stratega economico sul più autorevole quotidiano della Svizzera tedesca (Neue Zürcher Zeitung) che la Sardegna potrebbe diventare una sorta di "California svizzera" del Mediterraneo.

http://cantonmarittimo.jimdo.com/rassegna-stampa/neue-zurcher-zeitung-maggio-2014/

 

La Legge Agricola Svizzera detta anche in maniera chiara il seguente principio:  "la Confederazione stabilisce le condizioni quadro per lo smercio di prodotti agricoli in modo da consentire all'agricoltura di produrre in modo sostenibile e poco costoso e di conseguire dalla vendita dei prodotti il più elevato valore aggiunto possibile" e in questo contesto fornisce tutto il supporto in termini di marketing e promozione ai produttori.

 

Sotto l'ombrello del marchio - Svizzera Naturalmente - che identifica chiaramente un messaggio per la valorizzazione di una produzione agricola rispettosa del territorio e della tradizione, sono tante le iniziative a sostegno del settore primario elvetico.

 

Tra queste, per esempio, proprio perché la produzione di cereali in Sardegna potrebbe avere un futuro interessante, mi piace segnalare il portale panesvizzero.ch che promuove la produzione e il consumo del pane tradizionale e tutta la sua filiera, dalla coltivazione delle diverse qualità di cerali, passando per la molitura sino alla panificazione ed al consumo.

 

La ricchezza della nostra tradizione millenaria, anche in questo specifico campo, il potenziale del nostro territorio insieme a un mercato ricco, ampio ma non enorme e quindi gestibile, estremamente attento alla qualità come quello svizzero potrebbero senza dubbio rappresentare gli ingredienti vincenti per la crescita di una delle nostre eccellenze agricole.

 

Per avere un quadro preciso e puntuale sul mondo dell'agricoltura in Svizzera può essere interessante consultare il Rapporto Agricolo 2015 della Confederazione Elvetica:

http://www.agrarbericht.ch/it

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