Non sono tutte rose e fiori

 

I problemi dell'insegnamento delle lingue nazionali in Svizzera.

Ne parla il ticinese, residente a Losanna, Silvio Guindani.


Non sono tutte rose in Svizzera ... la coesione nazionale in pericolo ! 


L'insegnamento delĺe lingue nazionali nel nostro paese é un problema maggiore sopratutto per le lingue minoritarie. I cantoni tedeschi rinunciano spesso e volentieri all'insegnamento del francese nella scuola d'obbligo (non parliamo poi dell'italiano). Anche da noi, l'inglese prende la parte del leone, non solo per rapporto all'insegnamento ma anche nella comunicazione quotidiana tra le diverse regioni linguistiche ... 

E non solo ; a livello politico, la "barriera dei rösti" cioè, la frontiera linguistica tra la Svizzera tedesca e francese (i rösti sono una specialità Svizzero-tedesca a base di patate), gioca un ruolo fondamentale per rapporto alle opinioni delle due popolazioni, crea spesso polemiche e tensioni, in campo sociale, culturale e per rapporto all'apertura del Paese all'esterno (relazioni con gli Stati vicini, con l'UE, immigrazione, rifugiati politici e economici, ...)

La cosi detta "barriera della polenta" e cioè la frontiera linguistica tra la Svizzera italiana e tedesca é pure chiamata in causa. Per quel che concerne l'apertura verso l'esterno, lo svizzero-italiano é più vicino allo svizzero-tedesco (dunque critico) che al romando ... (relazioni con l'Italia, vicinanza della magalopoli milanese, mano d'opera frontaliera, piccoli imprenditori lombardi che operano nel canton Ticino, ...). Grosso problema anche questo che merita di essere sollevato quando si parla della realtà elvetica ...

Per quel che riguarda le relazioni tra svizzeri-italiani (Ticino ed alcune vallate del canton Grigioni) e romandi, le due popolazioni si ignorano, non si conoscono malgrado l'appartenenza comune latina ... Ben venga il canton marittimo a rafforzare questa componente ! 

NON SOLO ROSE IN SVIZZERA ma anche parecchie spine! Ció non toglie che il modello (politico-istituzionale) svizzero funziona e che potrebbe servire da modello per altre contrade. Il federalismo, in prima linea con la democrazia diretta. Con il filosofo svizzero Denis de Rougemont, diciamo che "L'avenir est notre affaire" grazie al federalismo (un' Europa delle regioni e non degli Stati nazionali) ed all'implicazione diretta del cittadino negli affari pubblici.

http://www.24heures.ch/suisse/pLa-riposte-sorganise-aprs-la-suppression-du-franaisp/story/27504204

 

(contributo di Silvio Guindani)

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