La Sardegna e il turismo 2.0

 

Oggi nella pianificazione di una vacanza è diventato

d'obbligo per chiunque il raccogliere informazioni e

conoscere le esperienze dei viaggiatori che hanno già

visitato la metà nella quale si sta pensando di

organizzare la propria prossima vacanza.


Oggi nella pianificazione di una vacanza è diventato d'obbligo per chiunque il raccogliere informazioni e conoscere le esperienze dei viaggiatori che hanno già visitato la metà nella quale si sta pensando di organizzare la propria prossima vacanza.

Pochi settori economici hanno conosciuto l'impatto di internet quanto il turismo e non solo per l'enorme spazio conquistato dal commercio elettronico nella vendita di biglietti di viaggio e di prenotazioni per il soggiorno turistico, ma anche perché oggi il turista si trova nelle condizioni di poter accedere a una quantità incredibile di informazioni.

Trova suggerimenti e consigli di altri viaggiatori che, anche grazie a strumenti di enorme successo come Tripadvisor, indirizzano la domanda verso le destinazioni e le offerte meglio recensite.

Conoscere la rete e saperne valutare i messaggi che questa fornisce, è diventato quindi fondamentale per chi si occupa di offerta turistica.

 

Abbiamo spesso proposto un confronto tra i risultati ottenuti dal Turismo in Sardegna e nelle principali mete concorrenti: le Baleari e Malta.

Sappiamo purtroppo bene che entrambi i due arcipelaghi mediterranei ottengono risultati immensamente superiori a quelli della nostra Isola in questo settore, e sono riusciti a farne il più importante e trainante per le loro economie.

Il confronto tra i numeri del Turismo già significativo in valori assoluti con i 110 milioni di presenze annue delle Baleari, i 16 milioni di Malta contro i 12 milioni della Sardegna, diventa clamorosamente perdente considerando la diversa estensione territoriale delle isole.

Ogni chilometro quadro della Sardegna "produce" 498 presenze turistiche annue, 1,36 turisti al giorno.

Le Baleari, circa un quinto dell'estensione della Sardegna, ne "producono" 22.035, ossia 60 al giorno.

La piccolissima Malta, grande meno del territorio comunale della sola città di Olbia, raggiunge le 50.600 presenze per kmq, ossia 138 al giorno, oltre cento volte quanto riesce ad ottenere la Sardegna....

 

Un risultato così eclatante nasce anche da una stagionalità particolarmente sbilanciata nel caso della Sardegna, concentrata nei soli mesi estivi. Se in Sardegna i mesi di Giugno, Luglio, Agosto e Settembre raccolgono ben l'83 per cento della presenze annue, alle Baleari questa quota si riduce al 67 per cento e a Malta addirittura supera di poco il 50 per cento (51,3%), con uno sfruttamento molto più equilibrato di tutte le strutture ricettive e dei servizi al turismo.

Se come ho detto prima si interpretano i segnali che si possono cogliere dalla rete, il già citato Tripadvisor fornisce una chiave di lettura molto chiara.

Tripadvisor infatti, oltre a proporre le valutazioni di ristoranti, alberghi, b&b, etc, offre lo spazio per fornire un giudizio sulle Attività e le Attrazioni Turistiche disponibili nelle diverse mete.

 

Analizzando le prime 25 attrazioni più votate rispettivamente in Sardegna, a Maiorca e a Malta si osserva che la sola Sardegna è totalmente identificata come meta quasi esclusivamente balneare. Tra le prime 25 cose da fare nella nostra Isola ben 20 sono legate al mare, con ben 17 spiagge tra le prime 25 attrazioni.

All'isola di Maiorca, le attività marine sono 6, tra le quali 4 spiagge, a Malta 5, con sole 2 spiagge.

 

È indubbio che le nostre spiagge siano le più belle del Mediterraneo e tra le più belle del mondo, ma questa totale identificazione che i viaggiatori evidentemente fanno tra Sardegna, spiaggia e attività balneari diventa un punto di debolezza anziché un punto di forza nel momento in cui si ragiona in termini di stagionalità e di opportunità di svago.

 

Il ragionamento è semplice: se la Sardegna offre solo mare e sole, secondo il giudizio degli utenti di Tripadvisor (che di fatto sono i turisti tipo) che senso ha visitarla in altri periodi che non siano quelli estivi ? E se un turista non ama una vacanza di solo mare, che senso ha visitarla anche durante l'estate stessa dato che sembra non aver altro da offrire?

Semplificando molto questo è ciò che emerge analizzando i dati forniti da Tripadvisor.

Così come è preoccupante e significativo che il nostro sito archeologico più prestigioso, patrimonio dell'Unesco, Su Nuraxi di Barumini sia solo al 27' posto. E i due musei che ospitano i Giganti di Monte Prama, a Cagliari e a Cabras, siano addirittura al 94' e al 99' posto.

Se si guardano le "attrazioni top" dei nostri competitor si capisce come la loro offerta appaia molto più completa e variegata, in grado di attrarre molte più tipologie di viaggiatori e per tutto l'arco dell'anno. Ma analizzandole con più attenzione si osserva come accanto a bellezze architettoniche e naturali di indubbio valore ve ne siano tante altre che non sono così esclusive e uniche.

 

Appare dunque con molta evidenza che siamo noi Sardi a non essere stati sinora in grado di valorizzare tutte le nostre enormi ricchezze e attrattive turistiche. Non solo i siti archeologici, ma le tante bellezze naturali, i paesaggi non esclusivamente balneari, le nostre città e i tanti nostri paesi, la nostra cultura e le nostre tradizioni.

 

Sino a quando non sapremo creare un'offerta turistica completa e strutturata in maniera organica, soprattutto non sapremo presentarla efficacemente ai viaggiatori europei e del mondo e non sapremo dare il giusto valore alle enormi ricchezze della nostra terra, saremo condannati a sopravvivere di sabbia e mare per pochi mesi all'anno.

Oltre a non essere considerati una fonte di business per le compagnie low cost, Ryanair e non solo, diventeremo sempre più isolati e marginali pur trovandoci geograficamente al centro del Mediterraneo, come di fatto sta già da tempo accadendo.

 

Dobbiamo finirla di gloriarci solo delle spiagge più belle del mondo, delle quali ovviamente è comunque giusto essere fieri, dimenticandoci di tutto il resto, così come dobbiamo finirla di riferirci a mesi "di spalla", neanche stessimo parlando di prosciutti, come amano invece fare per darsi un tono i vari assessori al Turismo, compreso l'attuale professor Morandi, che da decenni non sono mai riusciti a far decollare quell'unica grande "industria" che dovrebbe essere il potentissimo motore dell'economia della Sardegna.

 

Non ci possono essere mesi "di spalla" e mesi "di coscia": c'è una terra bellissima e unica nella sua interezza, da Gennaio a Dicembre !!!

 

Iniziamo finalmente a lavorare con impegno e serietà e con la piena consapevolezza che se Malta ha saputo giustamente valorizzare le sue "Lascaris War Rooms", la loro quinta attrazione più importante secondo i viaggiatori di Tripadvisor solo per citarne una, in Sardegna abbiamo un potenziale di attrattiva turistica inespresso enorme.

Solo in questo modo potremmo pensare di riuscire un giorno, magari non troppo lontano, di passare da un centesimo delle presenze di Malta ad almeno un ventesimo di quei numeri.

Per la Sardegna significherebbe moltiplicare per cinque i propri turisti e poter offrire un futuro a tanti giovani che oggi si trovano invece davanti alla sola drammatica alternativa tra la disoccupazione e l'emigrazione.

 

Finalmente una Sardegna fatta di mare ma anche di natura in senso più ampio, di monti, di boschi, di storia millenaria e di storia recente, di architettura e di suggestioni, di uomini, della loro cultura e delle loro tradizioni.

 

Una Sardegna antica ma capace di proporsi in maniera moderna: questa è la Sardegna 2.0 che auspichiamo.

 








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