Il treno veloce della Sardegna: una storia emblematica...

È' il mese di giugno del 2008. Dalla stazione di Cagliari parte per il suo primo viaggio di prova il "pendolino" sardo. Un treno a gasolio, dato che la rete ferroviaria sarda tuttora non è elettrificata, che adotta la tecnologia ad assetto variabile nelle curve che dovrebbe consentirgli velocità elevate anche in percorsi non rettilinei come sono quelli sardi, in particolare da Oristano verso il nord.

È prodotto dall'azienda spagnola Talgo, che evidentemente ha investito diverse centinaia di migliaia di euro in questa "prova su strada" in Sardegna.

È' il mese di giugno del 2008. Dalla stazione di Cagliari parte per il suo primo viaggio di prova il "pendolino" sardo. Un treno a gasolio, dato che la rete ferroviaria sarda tuttora non è elettrificata, che adotta la tecnologia ad assetto variabile nelle curve che dovrebbe consentirgli velocità elevate anche in percorsi non rettilinei come sono quelli sardi, in particolare da Oristano verso il nord.
È prodotto dall'azienda spagnola Talgo, che evidentemente ha investito diverse centinaia di migliaia di euro in questa "prova su strada" in Sardegna.

C'è grande entusiasmo tra i presenti: con una certa dose di retorica, l'onorevole Ganau, allora sindaco di Sassari, parla di una "svolta epocale".
Il presidente della giunta regionale Renato Soru afferma con evidente soddisfazione che si "tratta di un passo di civiltà importante che consentirà di percorrere la tratta Cagliari-Sassari in un ora e cinquantacinque minuti, senza lo stress della strada, tra paesaggi bellissimi, lavorando al computer, con internet e l'aria condizionata".
E il tutto sarà possibile in soli 24 mesi da quel giorno.....

Un vero sogno per i Sardi, da sempre abituati a spostamenti disagiati e difficoltosi per andare dal sud al nord dell'Isola e viceversa.

La scelta della parola "sogno" non è casuale.
Perché la realtà dei mesi e degli anni successivi fu ben diversa.
Non è chiaro se l'entusiasmo di quei giorni fosse frutto di improvvisazione, di semplici promesse elettorali o di mala fede da parte dei protagonisti.

Secondo un tecnico sicuramente qualificato come l'ingegner Concu, esperto di trasporti ferroviari, quelle previsioni sui tempi di percorrenza erano già allora tutt'altro che dimostrabili e quindi probabilmente irrealizzabili.
Come descrisse in una sua dettagliata analisi che si può leggere qui:
http://archivio.ingegneri-ca.net/…/informazio…/info108-d.pdf

Ma nella migliore tradizione italica, così ben mutuata dalla politica sarda, quello tecnico sembra spesso essere solo un dettaglio. Così come per passare dal dire al fare c'è sempre di mezzo il mare, della burocrazia e della scarsa trasparenza.

Si passò così da una prima procedura negoziata alla fine di quel mese di giugno del 2008, per poi arrivare a settembre alle indagini condotte dalla Guardia di Finanza che sospettava una possibile scelta pilotata dalla giunta Soru a favore proprio della società Talgo.
http://lanuovasardegna.gelocal.it/…/dossier-in-procura-sull…

Per giungere poi a una nuova regolare gara d'appalto europea dove le spagnole Talgo e Caf si scontrarono prima con le loro offerte, poi al Tar e successivamente al Consiglio di Stato, che a gennaio 2011 assegnava definitivamente l'appalto a Caf, con il favore della giunta di centrodestra presieduta da Ugo Cappellacci che nel frattempo era subentrato a Soru.

Dunque l'azienda che con un importante impegno finanziario aveva curato la prova sui binari sardi, quella Talgo che si ipotizzava fosse stata in qualche modo favorita da Soru, veniva sconfitta dall'altra azienda spagnola, Caf.
A quel punto era la volta di Cappellacci di affermare con enfasi che "attraverso azioni come queste la Regione intende creare le condizioni per superare il divario infrastrutturale rispetto alle altre Regioni per assicurare maggiore competitività alle imprese, piena libertà di circolazione ai Sardi e nuove opportunità di sviluppo per i territori".

Cappellacci e Soru, destra e sinistra, questa volta in accordo sulla "epocale svolta" dei trasporti, ma forse divisi sulla preferenza per il fornitore.
Sempre l'ingegner Concu racconta queste fasi della vicenda nella rivista del l'albo degli Ingegneri di Cagliari.
http://archivio.ingegneri-ca.net/…/informazio…/info117-d.pdf

Secondo il disciplinare di gara, i treni ad assetto variabile dovevano essere consegnati entro i successivi 24 mesi, ossia entro il mese di gennaio del 2013.
E in effetti il primo treno esce dalla fabbrica spagnola nel febbraio del 2013 e arriva in Toscana per i primi test tecnici.
http://blog.tuttotreno.it/246-treno-caf-per-la-sardegna-ar…/
http://youtu.be/fWus7NXvURY

Ma a quel punto sembra che se ne perdano le tracce...

Quando un anno dopo, nella primavera 2014, si insediò la giunta Pigliaru, tra le preoccupazioni del presidente e dell'assessore ai Trasporti, Deiana, c'era quella di capire che fine avessero fatto i primi cinque treni che sarebbero dovuti arrivare in Sardegna oltre un anno prima; "ne abbiamo trovato solo notizie vaghe e confuse" afferma Pigliaru che concludeva "la pubblica amministrazione deve essere anche e soprattutto trasparente per questo abbiamo voluto capire subito dove fosse il treno e portarlo qui, sotto gli occhi di tutti". 
In realtà il treno era sempre in Toscana per le normali prove di omologazione, presso l'Impianto dinamico polifunzionale di Trenitalia a Firenze Osmannoro....

A luglio 2014 l'assessore ai Trasporti conferma "il nostro obiettivo è mettere in servizio il treno entro autunno". Deiana non aveva precisato a quale autunno si riferisse, ma in effetti per una settimana circa siamo ancora in autunno, del 2015 però .....
Ma c'è una frase di Deiana che mi lascia perplesso, e che tra l'altro contraddice il presidente che sosteneva di avere solo notizie vaghe e confuse sul treno. In quei giorni l'assessore infatti dichiara anche "abbiamo scelto questi treni perché in grado di adattarsi alle criticità del tracciato isolano e partendo dal presupposto che sarebbe stato costosissimo, se non impossibile, intervenire e modificare le carenze della rete della Sardegna".
Ma come, non li aveva scelti la giunta Soru prima e poi ordinati la giunta Cappellacci ????
http://www.regione.sardegna.it/j/v/25?s=260069&v=2&c=316&t=1

Un ritardo dopo l'altro, la partenza del nuovo treno ad assetto variabile viene rinviata mese dopo mese, sino ad arrivare ad una parziale doccia fredda. A settembre 2015 giunge infatti la conferma di quanto l'ingegner Concu aveva previsto circa sette anni prima: anche il treno ad assetto variabile, a causa di curve troppo strette e pendenze eccessive, in particolare nella zona settentrionale del percorso, non potrà impiegare meno di due ore e mezzo...

Siamo ben lontani da quell'ora e cinquantacinque che raccontava Renato Soru e ci sono voluti sette anni e mezzo, e non due, per arrivarci.

Per inciso, mentre in Sardegna si parla ancora di una velocità raggiungibile di 180 all'ora, nel sito ufficiale del produttore del Atr365 quella dichiarata è di soli 160 .....
http://www.caf.es/…/product…/proyectos/proyecto-detalle.php…

All'attuale giunta va oggi riconosciuto il merito di aver completato, pur con grande ritardo, la prima parte di un percorso risultato lunghissimo, con la messa in linea dei primi nuovi treni. 
Va però, a mio avviso, anche la critica per aver voluto dipingere questa storia, tutt'altro che edificante, come un grande successo.

Dal viaggio sul Talgo del 2008, la "svolta epocale" è diventata, sette anni dopo, "un passaggio importante per adeguare agli standard nazionali ed europei la mobilità interna della Sardegna", come ha affermato il presidente Pigliaru.
Ganau allora sindaco di Sassari, oggi presidente del Consiglio Regionale, ha fatto il suo secondo viaggio "veloce" in Sardegna. Non era invece presente all'inaugurazione il "padre" del progetto, Renato Soru, oggi segretario regionale del PD, che non ha potuto quindi provare se il Wi-Fi sul treno funziona bene....

Noi Sardi abbiamo indubbiamente a disposizione oggi dei treni più nuovi e più moderni, ma il sogno di sette anni fa é quasi completamente svanito. 
Tutto questo è costato a noi Sardi, che lavoriamo e paghiamo le tasse, 135 euro a testa.
E soprattutto ci resta una vaga sensazione di esser stati in qualche modo presi in giro....

Per riacquistare un po' di sorriso, godetevi il video del 2008 che racconta quell'epico viaggio. Alla luce di ciò che è successo in tutti questi anni, assume dei connotati abbastanza grotteschi !!!

https://youtu.be/LHXrYEk_OJc

 

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Commenti: 1
  • #1

    Gio' (domenica, 23 ottobre 2016 14:39)

    Per continuare la storia, da qualche giorno questi treni sono scomparsi, al loro posto viaggia il minuetto in versione doppia, per quale motivo?