
Le potenzialità del turismo in Sardegna non sono certamente in discussione.
E' però altrettanto indubbio che queste potenzialità sono sfruttate solo in minima parte se, come tante volte si è sottolineato, la stagionalità turistica è concentrata nei mesi estivi che da soli raccolgono oltre l'80 per cento delle giornate di soggiorno turistiche dell'Isola.
Le potenzialità del turismo in Sardegna non sono certamente in discussione.
E' però altrettanto indubbio che queste potenzialità sono sfruttate solo in minima parte se, come tante volte si è sottolineato, la stagionalità turistica è concentrata nei mesi estivi che da soli raccolgono oltre l'80 per cento delle giornate di soggiorno turistiche dell'Isola.
E' anche noto che la dotazione di strutture di ospitalità in Sardegna è quindi al momento sovrabbondante rispetto alla domanda media annua (oltre duecentomila posti letto disponibili), con una quota di sfruttamento molto bassa.
In altre parole, quello che appare chiaro è che la Sardegna e la sua economia non hanno bisogno di nuove strutture alberghiere, HANNO BISOGNO DEI TURISTI e di una programmazione regionale che possa sviluppare tutti i presupposti necessari per far arrivare più visitatori e per farli arrivare sopratutto anche in periodi dell'anno che non siano i soli mesi di Luglio e Agosto.
Con questi presupposti, mi chiedo se abbia un senso che diverse amministrazioni locali abbiano deciso di investire ingenti risorse pubbliche, e parliamo di milioni di euro, nella realizzazione di strutture ricettive nei propri territori senza fare in precedenza una seria valutazione sulle reali possibilità di sviluppo di queste strutture e sui concreti presupposti per una gestione economica degli stessi.
La mia convinzione è che invece si siano utilizzati spesso fondi pubblici comunitari o regionali per costruire alberghi, un po' come si fa con i soldi (finti) assegnati ai giocatori all'inizio del gioco del Monopoli, sperando poi che i dadi facciano cadere in quelle caselle qualche "sfortunato".....
Il risultato è che oggi sono in corso almeno quattro bandi in diversi Comuni per l'assegnazione di strutture ricettive realizzate a volte molti anni fa, spesso ormai deteriorate dal passare del tempo e dalla mancanza di manutenzioni e che quasi sempre non sono mai entrate in funzione perché negli anni non si è trovato nessuno disposto a fare un'offerta per gestirle.
Più in particolare, mi riferisco a:
- Comune di Arbus - Albergo Ex Ospedale di Ingurtosu
- Comune di Laconi - Albergo Comunale
- Comune di Loceri - Albergo Diffuso e Casa Pilia
- Comune di Tadasuni - Centro Turistico Comunale
Questo senza poi dimenticare il caso più clamoroso: i due alberghi realizzati alla Maddalena in occasione del G8.
Il primo, che non è mai entrato in funzione e per il quale si sono spese decine di migliaia di euro solo per gli arredi e l'altro invece gestito per qualche anno dalla MITA del gruppo Marcegaglia, che oggi ha pure ottenuto il diritto ad un risarcimento di 39 milioni di euro da parte della Protezione Civile, colpevole di non aver terminato le opere di bonifica nella darsena dell'Arsenale.
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