
Consentitemi una precisazione forse ovvia , forse no;
continuo a vedere che molti confondono il concetto di Patria con quello di Stato.
Lasciatemi premettere che lo Stato, inteso come organizzazione politico istituzionale, può e deve essere criticato: è del tutto legittimo farlo senza sconti per nessuno soprattutto per quelli che a qualsiasi titolo hanno partecipato allo sfacelo.
Consentitemi una precisazione forse ovvia , forse no.
Continuo a vedere che molti confondono il concetto di Patria con quello di Stato.
Lasciatemi premettere che lo Stato, inteso come organizzazione politico istituzionale, può e deve essere criticato: è del tutto legittimo farlo senza sconti per nessuno soprattutto per quelli che a qualsiasi titolo hanno partecipato allo sfacelo.
Tuttavia non comprendo coloro che esprimono parole di indignazione verso il Paese, verso la Patria e strumentalizzano alcuni passaggi dei nostri post per argomentare e farneticare di non meglio identificati "tradimenti" o rinnegazioni (si può dire?) delle nostre origini sarde, Italiane confondendone spesso i concetti .
Cari amici, sono cose profondamente diverse e il Canton Marittimo non vuole sovvertirle.
La Patria è la terra dei nostri nonni, dei tuoi genitori, è la terra che ci ha visto nascere e crescere, nella quale risiedono i nostri affetti, nella quale ci sono i paesaggi, le montagne, le colline ed i fiumi a noi più cari.
La Patria va amata SEMPRE. Rinnegarla o disprezzarla non ha alcun senso. Sarebbe come rinnegare le origini e il Canton marittimo non ha questo scopo ne ha mai rinnegato la patria ne tantomeno il concetto , l'immagine e la storia della Sardegna.
La patria è vittima come tutti noi dei problemi e delle ingiustizie che ci affliggono.
Essa vorrebbe risplendere di onore e della dignità che merita per la sua gloriosa storia e ritornare ad essere, per il mondo intero, un faro di civiltà, progresso e cultura come lo è stato per millenni.
La Sardegna patria nella patria non fa differenza nel discorso.
Vituperata, abbandonata, tradita dai suoi stessi abitanti o dal loro spesso cinico opportunismo, è stata spesso venduta per un tozzo di pane e neanche al miglior offerente!
La Sardegna è stata nei millenni faro di cultura. Ora giace esanime per le bassezze dell'uomo, avvolta da un sistema marcio che ne blocca il respiro.
Il Canton Marittimo è un movimento culturale e di opinione che si prefigge di risvegliare le coscienze, unirle possibilmente, senza inutili politicismi e tecnocrazie e perseguire un obiettivo che porti la Sardegna al ruolo che le compete.
Chiamatela indipendenza, autonomia, libertà dall'oppressore sgangherato (ovvero lo Stato ormai vittima dei poteri forti)...chiamatela come volete e chiamate come volete il mezzo per ottenerla : vendere,svendere,acquistare,comprare,annettere,cedere... ma finiamola di confrontarci su termini la cui sostanza sono proprio i tecnicismi che si vuole combattere ed eliminare dal panorama politico e della vita di tutti i giorni.
Finiamola di filosofeggiare su termini e concetti volti solo a piazzare la bandierina sul " l'ho detto prima io ".
Il linguaggio è semplice..l'idea deve arrivare al cuore e dare una speranza!
Certamente esiste un percorso normativo che stiamo seguendo, ma al di la di tutto, ciò che conta è l'unità di intenti, la volontà di uscire da una situazione capestro...farlo nel modo migliore certamente, ma ripeto : conservando i valori con cui siamo cresciuti siano essi sardi e quindi italiani di Patria nel suo nobile concetto, e abbandonando quel concetto di Stato che forse mai è esistito.
Stiamo uniti !
Non abbiamo altra scelta.
(contributo di Marcello Spina)
Scrivi commento